
“Per proteggere il tuo cucciolo devi menare colpi con gli zoccoli. Tua madre lo ha fatto per te, lassù sui monti del tuo primo inverno. Il suo zoccolo nero che scattava in avanti tra quelle bocche ringhianti era così veloce, così puro – solo avanti e indietro -, lasciando dietro di sé un arco perfetto di goccioline rosse. Ma gli zoccoli non sempre bastano. Puoi mordere e lacerare con i denti, se le cose si mettono male. E puoi correre più piano di quanto sei realmente capace di fare. Se niente di tutto ciò funziona, se i proiettili sono troppo fitti, le orecchie troppo sature di rumore, il naso troppo pieno di sangue, e se loro sono già arrivati al tuo piccolo, allora c’è un’altra cosa che puoi fare.
Ti nascondi nel branco. Aspetti. E non dimentichi.”
Punto primo: se cercate storie reali evitatelo.
Punto secondo: se cercate storie reali leggetelo.
Esattamente così.
Stephen Graham Jones scrive horror, e il libro ha vinto il Shirley Jackson Award e il Bram Stoker Award, quindi già questa premessa dovrebbe disincentivare chi non si trova a proprio agio con il genere.
Eppure.
Eppure questo romanzo che gronda sangue pagina dopo pagina in un crescendo di situazioni inenarrabili, e in cui una persona apparentemente normale viene resa schiava dalla follia…trova la sua “cuccia” perfetta tra la narrativa dei nativi americani.
È esattamente lì che deve stare, in mezzo ad altri generi di narrazione molto “indiana”. Perché, nonostante l’autore, Piedi Neri, non abbia frequentato la sua tribù, è proprio lo spirito nativo americano contemporaneo quello che il romanzo incarna.
La vergogna.
Il distacco mai completato da una cultura, la volontà di sentirsi “civilizzati”, e la vergogna per esserci quasi riusciti, il sangue che ha trattenuto qualcosa delle verità ascoltate dai vecchi.
Tutto questo rimasto sopito in fondo all’essere, ma sempre al lavoro, come un vulcano che non riusciamo a sentire ma che continua a brontolare.
Quello che leggiamo non è la violenza umana, e neanche la fantasia. È lo strabordare di ricordi ancestrali che non possono più essere trattenuti e che sfondano gli argini.
Stephen Graham Jones, “Gli unici indiani buoni”. Fazi ed, collana Darkside, trad. Giuseppe Marano, € 18,50.