Recensioni della libraia- La Sera, Susan Minot

Bellissimo e toccante, ma per chi sa davvero lasciarsi guidare dalle sensazioni (non dalle emozioni).

Ann sta morendo: è obbligata a letto dalla malattia e la sola cosa che può fare è rivedere la propria vita. Uso il verbo “rivedere” di proposito, perché non tutto quello che veniamo a sapere da lei è un pensiero voluto o un ricordo cercato. Ci sono anche momenti nei quali appaiono immagini apparentemente casuali del passato, quelle rimaste nella coscienza ma ricoperte da anni di vita, di polvere, di altri ricordi.

E vita lei ne ha avuta tanta: tre mariti, cinque figli, viaggi, amici, possibilità. Una vita che conosceremo attraverso vari periodi scanditi ogni volta da un cognome differente. Una donna, ma anche quattro, a partire da quella Ann Grant, ancora ragazza, che scoprirà sé stessa all’improvviso.

I cognomi definiscono i salti temporali, ne sono la cornice; sono salti temporali continui e in alcuni momenti anche caotici, perché è caotico il “qui e ora”, nel letto, nella malattia che impone dolore, crea confusione, vuole morfina, annebbia e qualche volta schiarisce i pensieri.

I rumori, i colori della natura, il dolore, i parenti i figli gli amici che vogliono salutarla, tutto le riporta ricordi, e tra i tanti uno è costante: una passione enorme, vissuta fisicamente il tempo di un fine settimana, ma rimasta nella coscienza tutta la vita, a volte riconoscibile, altre nascosta sotto la superficie e apparentemente dimenticata.

Le sensazioni fisiche che Ann ricorda sono potentissime e credo che chiunque le abbia vissute sarà in grado di riconoscerle e riconoscersi. Non rimangono solo nel pensiero, ma sulla pelle, nei nervi, ovunque.

Non possono essere cancellate. Nulla può cambiare quello che è già avvenuto. Anche se non dura, perché dura nella memoria, e la memoria è un luogo concreto.

Una scrittura che ha la forza incredibile di visualizzare il formarsi dei pensieri e che sa cogliere (e aiuta a cogliere) nei momenti drammatici sia la maledizione che la benedizione.

Susan Minot, “La sera”, ed, Playground, trad. Bernardo Anselmi, € 18,00

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