
Allarmata per l’improvvisa scomparsa del padre, una giovane donna torna nel luogo in cui ha trascorso l’infanzia: una piccola abitazione su un’isola deserta, al centro di un lago nel Québec. La casa è vuota, su uno scaffale ci sono fogli con disegni incomprensibili, ma del padre non c’è traccia. I tre amici che accompagnano la ragazza vivono questa gita come un’avventura, mentre per lei tornare nei luoghi dell’infanzia assume i contorni di un dolente pellegrinaggio interiore che coinvolge la sua identità di donna, il suo ruolo in un mondo che non è più in contatto con la natura e in cui gli uomini hanno perso di vista sé stessi. La ragazza si rende conto che tornare a casa significa entrare in un altro luogo ma anche in un altro tempo, ed è costretta a confrontarsi con gli spettri del suo passato. Costruita su una prosa limpida e affilata, la narrazione si srotola nel labirinto oscuro e simbolico dell’intimità. Ma sa anche portare chiarezza sui temi della contemporaneità: il rapporto dell’uomo con la natura, il matrimonio, le famiglie, le donne frammentate e come potrebbero tornare a essere integre.
Margaret Atwood, “Tornare a galla”, Ponte alle Grazie , € 16,80