Storie della farfalla

Un giornalista e un fotografo americani si immergono e ci accompagnano in un lungo itinerario fra Oriente e Occidente. Nell’inferno della Cambogia, il giornalista si innamora perdutamente di Vanna, una prostituta proveniente dalla capitale. Ma anziché trovare un impossibile e forse ipocrita riscatto nell’amore, continua le sue peregrinazioni in un mondo nel quale degradazione e purezza formano un binomio inestricabile. Tra taxi-girl e turisti del sesso, tra cinismo e perdizione, Storie della farfalla è una fiaba crudele, che trasforma in incubo contemporaneo il sogno dell’amore assoluto. Vollmann si spinge a individuare nella prostituzione e nello scambio economico «onesto» che la sottende la perfetta incarnazione dell’amore nell’era del capitalismo e del mercimonio; racconta il mercato del sesso e i suoi orrori senza alcun compiacimento o patetismo, e proprio per questo sa rappresentare l’Occidente e gli eccessi del post colonialismo con una brutalità e un’autenticità che forse il solo Houellebecq ha saputo eguagliare.

William T. Vollmann, “Storie della farfalla”, Minimum fax, € 18,00

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