Santuario

Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa «buia, desolata e meditabonda», persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un’aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne «non più proprio bambina, non ancora donna». Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l’incontro con il capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto, un volto corrotto che porta incisa la perdita dell’innocenza di un intero Paese. Popeye riuscirà a segregare la ragazza in un bordello di Memphis; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito – perché «forse è nell’istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo».

William Faulkner, “Santuario”, Adelphi, € 13,00

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: