
La corrispondenza che Sylvia Plath tenne con la madre nei tredici anni che vanno dall’inizio del college al suicidio. La seguiamo passo passo in questa specie di diario: la giovinezza secondo il cliché medio-borghese degli anni Cinquanta,, gli anni del maccartismo, la crisi psicologica, Cambridge, l’incontro con Ted Hughes, la vita artistica, lo sgretolarsi del matrimonio e il riemergere del desiderio di distruzione.
Sylvia Plath, “Quanto lontani siamo giunti. Lettere alla madre”, Guanda, € 22,00