L’ospite d’onore

In questa antologia sono riuniti gran parte dei racconti, alcuni apparsi in precedenti raccolte, altri inediti, che l’autrice ha composto nell’arco di quasi cinquant’anni. Le sue storie, come parabole, ruotano tutte intorno a un momento di trasformazione che spesso ha luogo al di fuori della pagina scritta e di cui intravediamo soltanto un barlume: il mistero improvvisamente ribolle in superficie, per un solo istante, e poi torna a inabissarsi. Il suo mondo è pervaso di un orrore esistenziale che tuttavia trova redenzione in lampi di feroce umorismo: «La vita è grottesca e piena di crudeli e inutili distrazioni. La nostra ignoranza non ha confini, la nostra sofferenza tantomeno. Abbiamo fatto scempio di questa Terra e il nostro passaggio su di essa è amaro e affatto eroico. Eppure l’orrore può essere illuminante. Apparentemente a suo agio in un contesto di realismo domestico, Williams cela un obiettivo ben più sinistro e lo sfondo su cui sceglie di far muovere l’azione non è che un pretesto per affilare l’ascia e mettere a nudo l’inadeguatezza umana dinnanzi al cambiamento e alla perdita. Leggere Joy Williams è come affacciarsi sull’orlo di un precipizio: spaventoso e illuminante.

Joy Williams, “L’ospite d’onore” Black Coffee, € 18,00

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