Lincoln Highway

In un giorno di giugno del 1954, Emmett Watson torna a casa. Il direttore della prigione, un uomo dalle buone intenzioni, lo ha accompagnato in macchina. Emmett non vede l’ora di impacchettare le sue cose e quelle di Billy, il fratello di otto anni, e filarsela in Texas con la Studebaker azzurra del ’48 che lo aspetta nel fienile. Sua madre è andata via da un pezzo, suo padre è morto, e quel che resta della fattoria, con i suoi infissi storti, i campi abbandonati, il tetto imbarcato, è ormai una faccenda degli strozzini della banca. Per rifarsi una vita non resta che il Texas, dove costruiscono e ristrutturano case a più non posso. Il problema, però, è che Billy ha appreso come andare alla ventura dalla sua bibbia personale, Il compendio degli eroi, degli avventurieri e degli altri intrepidi viaggiatori del professor Abacus Abernathe, e ha perciò concepito tutt’altra meta: prendere la Lincoln Hyghway e procedere in direzione di San Francisco, per arrivare giusto il quattro di luglio, il giorno in cui è misteriosamente certo di incontrare sua madre. Il problema è anche che il direttore della prigione non ha trasportato soltanto Emmett da Salina a Morgen. Nascosti nel bagagliaio dell’auto altri due ragazzi del carcere minorile di Salina sono giunti a Morgen: Duchessa e Woolly. E la loro intenzione è salire a bordo della Studebaker azzurra di Emmett e prendere la direzione opposta, verso New York. Nel giugno del 1954, Emmett, Billy, Duchessa e Woolly, animati dalla «feroce necessità» della gioventú, vanno cosí all’assalto dei «fuochi cupi del tramonto» e del «cielo eterno e insensibile» del paesaggio americano.

Amor Towles, Lincoln Highway, Neri Pozza, € 19,00

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