La ferrovia sotterranea

Nella Georgia della prima metà dell’Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all’amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Grazie alla brillante invenzione fantastica di una «ferrovia sotterranea», Colson Whitehead dà forma concreta all’e­spressione con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di abolizionisti che aiutavano gli schiavi nella loro fuga. Con questo romanzo offre una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell’eterna brutalità del razzismo, e al tempo stesso dà vita a un’appassionante storia d’avventura che per ritmo e colpi di scena ricorda i western pulp di Quentin Tarantino. Unica opera degli ultimi vent’anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer.

Colson Whitehead, “La ferrovia sotterranea”, Sur, € 20,00

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