Il messicano

Felipe Rivera, giovane messicano, è disposto a fare qualsiasi cosa per raggiungere il suo scopo: finanziare la Rivoluzione. Per questo, si presta anima e corpo a uno sport che in realtà disprezza, il pugilato. Sul ring potrà guadagnare il denaro necessario per donare una speranza al futuro.

“Qui, la boxe – ha scritto l’americanista Mario Maffi – non è solo strumento di quella
Rivoluzione messicana che bruciava allora a poca distanza dalla natia California di London: ne è autentica trasposizione letteraria. L’incontro finale tra Felipe Rivera e Danny Ward diviene metafora di un aperto scontro di classe: è sfida tra la sollevazione popolare di Pancho Villa ed Emiliano Zapata e gli interessi dei grandi latifondisti e petrolieri yankee.”

Jack London, “Il messicano”, Passigli, € 9,50

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