Gravesend

Sono trascorsi sedici anni da quando «Ray Boy» Calabrese è stato condannato per l’omicidio di un ragazzo, e adesso è arrivato il momento di uscire di prigione e tornare a Gravesend, il quartiere di Brooklyn nel quale è cresciuto e di cui era il re indiscusso. Ad aspettarlo c’è il fratello della vittima, Conway D’Innocenzio, che non si è mai ripreso dalla tragedia e sa di doversi vendicare se vuole salvare la propria reputazione e ricominciare a vivere. Ma, per quanto abbia un piano perfetto per punire Ray Boy, Conway non riesce a compiere il passo definitivo, e precipita in una spirale di autocommiserazione, disprezzo di sé e scoperta di ciò che si agita nel profondo della sua anima. Nel frattempo anche Alessandra, un’attrice fallita, è tornata a Gravesend dopo la morte della madre, e trascorre le sue giornate combattuta tra il desiderio disperato di tornare a Los Angeles il prima possibile e la facilità con la quale potrebbe tornare a immergersi nella vita del suo quartiere.
Due vite simili, tormentate e combattute.
(Ndl: Gravesend ci racconta come sia facile e umano trasformarsi da brave persone in persone meschine. E il tratto principale della storia, quello che la rende disturbante è proprio l’impietosa fotografia dell’animo umano)

William Boyle, “Gravesend”, Minimum fax, € 18,00