
Qualcosa del film si intravede: c’è questa ragazza, Holly Golightly, professione “mantenuta” e a tratti caratterizzata da un garbato cinismo che nel libro è sicuramente naive che su pellicola. C’è il suo curioso vicino che la osserva, la ama e la descrive, anche se “meno maschio” che nel film. C’è la brillante, sfaccendata, chiassosa compagnia che ruota intorno alla personalità di Holly e la osanna e vezzeggia. C’è il Gatto, Tiffany, e tutti (o quasi) gli elementi che hanno animato il film. Il finale però…non ha nulla a che vedere con la versione hollywoodiana. E’ un finale inaspettato per chi sia abituato a pensare alla pellicola.
Truman Capote, “Colazione da Tiffany”, Garzanti, € 15,00